"Dung-chen", " barrito di elefante" ,trombe tibetane monastiche,composte da tre segmenti in metallo che si inseriscono l'uno nell'altro come un telescopio,data la lunghezza e il relativo peso,quando viene suonata la sua parte terminale viene appoggiata a terra oppure su un piccolo supporto di legno. Il particolare suono degli strumenti rituali tibetani produce una sorta di "shock" istantaneo che può rompere il vortice dei pensieri incontrollati e delle confusioni mentali.Uno degli aspetti più affascinanti e solenni dell'arte tibetana è rappresentato dalla musica rituale che accompagna anche le danze "Cham": i Lama che suonano gli strumenti entrano in scena dall'ingresso principale del monastero e i musicisti procedono in fila con passi lenti e cadenziati.Il canto e la musica diventano il "medium" che consente a quanti lo usano di sincronizzare armoniosamente corpo parola e mente:armonia considerata nel Buddhismo tantrico un requisito fondamentale per ottenere la realizzazione interiore.